Aiuti alle attività di gioco chiuse durante la pandemia: dal MISE pronto decreto da 140 milioni di euro. Ecco l’ELENCO delle attività con i codici Ateco ammessi

Centoquaranta milioni di euro a fondo perduto per le attività costrette a chiudere a causa della pandemia, tra cui anche sale giochi, sale scommesse e bingo. E’ pronto il decreto del Mise che prevede fino ad un massimo di 25 mila euro – cifra massima destinata alle discoteche, che a causa dell’emergenza sanitaria non hanno mai aperto, neanche nella stagione estiva – con aiuti economici ‘su misura’, dai 3 mila ai 7.500 euro fino ai 12 mila euro, per tutte le altre attività, a patto che le chiusure siano durate almeno 100 giorni. I contributi saranno calcolati in base ai ricavi e ai compensi dell’anno d’imposta 2019. La misura – si legge sul ‘Sole24Ore’ – è prevista dal Decreto Sostegni bis di fine maggio, che ha stanziato risorse aggiuntive per sostenere tutte quelle attività economiche – dalle palestre alle piscine, dai teatri alle sale giochi – colpite dall’ultimo round di chiusure a causa del Covid. Il provvedimento firmato già dal ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, è ora alla firma del collega all’Economia, Daniele Franco, prima della registrazione alla Corte dei Conti. “E’ un provvedimento doveroso – ha dichiarato Giorgetti – promesso alle categorie costrette a restare chiuse per legge. E’ giusto che discoteche, palestre ed altre realtà in condizioni simili abbiano uno strumento speciale avendo pagato un prezzo più alto a causa dei cambiamenti imposti dalle regole restrittive contro il Covid. Iniziamo con questo fondo da 140 milioni di euro, che può essere rifinanziato se necessario”.
Tra i codici Ateco che potranno accedere agli aiuti anche le attività di gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone (92.00.02), attività connesse con le lotterie e le scommesse (92.00.09), sale giochi e biliardi (93.29.30). Per poter beneficiare degli aiuti alla data di presentazione dell’istanza all’Agenzia delle Entrate i potenziali beneficiari devono essere già titolari di partita Iva, essere residenti o stabiliti in Italia, non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019. Per discoteche, sale da ballo e simili il contributo massimo può raggiungere 25 mila euro, 3 mila euro per i soggetti con ricavi e compensi fino a 400 mila euro, 7.500 euro per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 400 mila euro e fino a un milione di euro, 12 mila euro per chi ha ricavi e compensi superiori a un milione di euro. Per chi non aveva redditi nel 2019 sarà previsto il contributo minimo di 3 mila euro. Per ottenere il contributo i soggetti interessati devono presentare esclusivamente in via telematica un’istanza all’AdE che potrà essere presentata anche da un intermediario delegato al servizio del cassetto fiscale dell’Agenzia. Il contributo economico sarà corrisposto mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente.

lp/AGIMEG

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