Confesercenti: “Con pandemia crollo delle nuove imprese, -20,5% per le attività artistiche, sportive e dell’intrattenimento”

La pandemia ha fatto crollare la nascita di imprese. Tra il 2020 ed i primi sei mesi del 2021, le aperture di nuove attività economiche sono calate del -13,3% rispetto al periodo pre-covid, per un totale di quasi 75mila imprese mai nate a causa della crisi, di cui circa un terzo nel commercio e nel turismo. -20,5% per le attività artistiche, sportive e dell’intrattenimento. Il calo di iscrizioni di nuove attività è l’effetto più evidente della crisi sanitaria sul tessuto delle imprese – sottolinea Confesercenti, sulla base di elaborazioni condotte sui dati resi disponibili dalle Camere di Commercio. Mentre i ristori e gli indennizzi, infatti, sono riusciti a limitare le chiusure di attività nel breve termine, l’emergenza sanitaria ha avuto un forte impatto sulle nuove aperture. Un impatto avvertito soprattutto nel 2020: l’anno della pandemia ha visto nascere 61mila imprese in meno rispetto al 2019. Ma il calo è proseguito, anche se in forma più lieve, anche nel primo semestre 2021 (-14mila iscrizioni). Il crollo delle nascite di nuove imprese ha coinvolto tutti i settori d’attività economica, anche se con intensità differente. Nello specifico per quanto riguarda le attività artistiche, sportive e dell’intrattenimento calo registrato è del – 20,5%, pari a -924 imprese, riporta ad Agimeg Confesercenti. cdn/AGIMEG

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