Operazione “LUDOS”, Presti (Dirig. Squadra Mobile Siracusa) ad Agimeg: “Criminalità ha ripreso spazi con chiusura della rete legale durante la pandemia”

“L’organizzazione criminale era composta da due gruppi: uno dei due faceva capo ad un soggetto che però coordinava entrambi i gruppi e fungeva da raccordo con soggetti catanesi e maltesi. Era lui che forniva le credenziali associate a conti gioco online ricaricati o con il denaro delle persone indotte a giocare, o con il denaro anticipato dalla stessa organizzazione, che spesso si trasformava in una trappola, in quanto i giocatori non riuscivano a ripagare quanto anticipato e finivano nell’usura. Era un network ben organizzato in cui ognuno aveva un suo ruolo ben definito”. E’ quanto racconta ad Agimeg Gabriele Presti, dirigente della squadra mobile di Siracusa che ha condotto, con il Commissariato di Augusta, l’operazione ‘Ludos‘, che ha portato a sgominare un’organizzazione che praticava raccolta illecita di scommesse, inducendo i giocatori a puntare sui siti esteri eludendo la tassazione nazionale.
“Le indagini sono iniziate a fine 2019 a seguito di una denuncia di una coppia genitori disperata per il figlio finito nel giro di usura e scommesse clandestine. Nel canale illegale non ci sono limitazioni, le persone venivano incentivate a giocare e quando finivano i soldi gli venivano concessi, con la promessa di vincite più alte se le puntate venivano effettuate su siti online non autorizzati. In questa rete sono finite oltre 20 persone. Purtroppo il gioco illegale in Sicilia è molto diffuso, sicuramente in tutto questo anche la chiusura della rete legale – dovuta al lockdown imposto dal Governo per fronteggiare la pandemia – ha avuto il suo peso”. cr/AGIMEG

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