Scommesse: Tribunale Enna assolve CTD Softbet da accusa di raccolta illegale. Ecco i motivi della decisione

Il Tribunale di Enna assolve il titolare di un CTD Softbet24 dall’accusa di raccolta illegale di scommesse e sembra riconoscere che molti centri si trovano confinati in una sorta di limbo da cui non hanno modo di uscire.

Tutto nasce dalla Legge di Stabilità 2015 che da un lato ha lanciato la cosiddetta “Sanatoria” e dall’altro ha previsto un regime molto rigido per i centri non intendevano aderire. Sempre il comma 644 ribadisce però che chi opera in questo modo è responsabile del reato di “Esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa“.

I giudici finora hanno seguito orientamenti differenti e i dubbi sono aumentati con il passare del tempo. Nel caso del CTD di Enna, gli avvocati hanno sottolineato che il bookmaker non ha alcun modo di entrare nella rete autorizzata della raccolta. La gara che dovrebbe assegnare le concessioni infatti non è mai stata bandita e slitta di anno in anno fin dal 2016. Attualmente si ipotizza che non verrà lanciata prima del 2023. Il bookmaker in alternativa ha chiesto più volte a ADM di riaprire i termini della Sanatoria. L’Amministrazione tuttavia non ha replicato, si può presumere che aspettasse un intervento del Legislatore. Insomma senza gara o Sanatoria il CTD non può entrare nel mercato e questa sarebbe la base dalla quale è scaturita la sentenza del Tribunale di Enna. gr/AGIMEG

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