Operazione Offside, Cassazione conferma condanne del clan Coluccia. Truccavano partite di calcio, ma non per guadagnare con le scommesse

La Quinta Sezione Penale conferma le condanne disposte dalla Corte d’Appello di Lecce nei confronti di due esponenti del clan Coluccia della sacra corona unita. La Suprema Corte sottolinea che il sodalizio aveva assunto il “controllo, tra l’altro, del settore dei video giochi e scommesse”, ma i reati su cui si sono concentrati gli inquirenti sono altri.

I due sono finiti in manette grazie all’operazione Off-side che ha fatto luce sugli intrecci tra mafia e calcio, secondo quanto aveva già stabilito  la Corte d’Appello il sodalizio si sarebbe infatti servito di una squadra locale come “strumento di finanziamento del gruppo, di gestione di attività illecite (tra cui il traffico di stupefacenti, estorsioni, gestione dei servizi cimiteriali) nonché dei rapporti con la pubblica amministrazione, nell’ambito territoriale di riferimento”. Nella sentenza si fa riferimento a diverse partite truccate, questa attività tuttavia non sarebbe servita a lucrare illecitamente sulle scommesse, ma solo a garantire che il club in questione passasse dal campionato Promozione a quello di Eccellenza. lp/AGIMEG

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