Catania (Kindred Group): “Meno dell’1% dei giocatori ha problemi con il gioco. Autoesclusione strumento utile, ma serve un nuovo approccio per contrastare gioco illegale”

“L’Intelligenza Artificiale potrebbe avere un impatto molto positivo sui giocatori a rischio, per questo molti operatori stanno guardando in quella direzione. Non va però dimenticato che ad oggi ci sono diversi approcci al gioco da parte dei consumatori, ma soltanto meno dell’1% dei giocatori presenta profili di problematicità”. E’ quanto afferma Maris Catania, Head of Responsible Gaming and Research di Kindred Group, nel corso del webinar EGBA “AI and markers of harm: from research-based to operational reality”.
“Oggi per controllare le derive di gioco patologico viene utilizzato lo strumento dell’autoesclusione, che tuttavia presenta due problematiche: da una parte infatti le persone escluse rischiano di passare dal circuito del gioco legale a quello illegale, il dark web, dall’altra capita che una persona non si renda conto di avere un problema con il gioco e quindi non si autoescluda. Serve un nuovo approccio sul tema, la transizione non sarà facile ma le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale applicata all’industria di giochi e scommesse, possono sicuramente aiutarci”. cr/AGIMEG

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