Repubblica – Affari&Finanza: Scommesse e giochi, l’onda lunga. Ma scatta l’allarme per l’illegalità

La pandemia ha rallentato il flusso del settore del gioco che opera secondo le leggi, ma ha invece spinto il mondo della clandestinità. E’ quanto si legge su Affari&Finanza di ‘Repubblica’, in edicola oggi, che dedica un focus al Rapporto Lottomatica-Censis sul gioco degli italiani sotto pandemia. Ne emerge un quadro in chiaroscuro, con il gioco legale che si è spostato sull’online, a causa della chiusura della rete fisica, ma con una fetta sempre più crescente di gioco effettuato su canali non autorizzati.

Il gioco illegale ha fatto boom nel periodo di chiusura: si stima che gli italiani nel 2020 abbiano speso circa 18 miliardi di euro su canali illegali, 6 miliardi in più rispetto al 2019, e nel 2021 si potrebbe arrivare a 20 miliardi di euro. Nonostante lo shock pandemico, si legge nel Report, i nostri connazionali non hanno smesso di puntare: circa 19 milioni di persone lo scorso anno hanno effettuato almeno una giocata, 4 milioni abitualmente.

Non esiste un solo profilo di giocatore: c’è chi ha un profilo di reddito basso che gioca per tentare di dare una svolta alla propria vita, ma sono di più ancora le persone che hanno un reddito alto e giocano per il gusto della sfida e del divertimento. Giocano soprattutto adulti e giovani, in particolar modo al Sud e nelle isole.

I segnali della crescente diffusione del gioco illegale arrivano dalle operazioni condotte dalle forze dell’ordine: tra inizio 2020 e lo scorso mese di aprile, ogni 3 giorni è stata scoperta una sala clandestina. Ad oggi sono 145 le inchieste condotte dalle forze dell’ordine, mille le persone denunciate.

“Oggi il settore del gioco è regolato da un coacervo di oltre 150 norme, per questo servono razionalizzazione e semplificazione”, ha detto il direttore generale ADM, Marcello Minenna, che chiede di definire un testo unico sui giochi che possa armonizzare la normativa di settore.

“Non possiamo permetterci incertezze ulteriori che finirebbero soltanto per penalizzare le imprese che operano nella legalità, serve una nuova regolamentazione”, ha invece dichiarato Federico Freni, sottosegretario al Mef con delega ai giochi.

“Il nostro settore puo’ essere un partner formidabile dello Stato sul fronte della legalità, ma anche della fiscalità, impresa e lavoro se lo Stato, attraverso regole chiare e stabili, decide di tornare a valorizzare il ruolo dei suoi concessionari e della filiera del gioco legale”, ha affermato Guglielmo Angelozzi, amministratore delegato di Lottomatica. cr/AGIMEG

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