Olivier Giroud intervistato da Starcasinò sport: “Firmare con il grande Milan un orgoglio. Vincendo il Mondiale ho realizzato un sogno che avevo da bambino”

Olivier Giroud, attaccante francese classe ‘86, è un calciatore che non ha bisogno di presentazioni, basta guardare il suo palmares: Campione del Mondo con la Francia, una Champions League e un’Europa League con il Chelsea, quattro FA Cup vinte (tre con l’Arsenal e una con il Chelsea), la Ligue 1 dominata con il Montpellier, tre Supercoppe d’Inghilterra conquistate con l’Arsenal. Sono tante le esperienze che ha condiviso all’interno del format esclusivo Q&A di StarCasinò Sport, il sito d’intrattenimento sportivo Official Partner di AC Milan. Le domande di Carlo Pellegatti hanno permesso a Giroud di raccontarsi tra passato e presente, a cominciare dall’arrivo a Milanello: “Le prime sensazioni sono state di orgoglio per aver firmato con il grande Milan, perché sono un tifoso rossonero e poi perché i francesi che hanno giocato qua erano tutti forti, vincendo tanto come Papin, uno dei miei giocatori preferiti” ha commentato l’attaccante milanista. Oltre ai compagni di squadra francesi, al Milan ha trovato anche un fenomeno come Zlatan Ibrahimovic: “Ibra è un calciatore che mi piace moltissimo, lui e Shevchenko sono due attaccanti che ho sempre ammirato. Quando avevo 20 anni lui era già al top e i miei amici mi regalarono la sua maglia. Penso di averla ancora, ma questo è un segreto che non ho ancora svelato ad Ibra.

Il presente, invece, racconta di un derby alle porte che ha una grande importanza per la corsa scudetto, “Crediamo allo scudetto. Tra pochi giorni abbiamo il Derby con l’Inter, se vinciamo penso che avremo l’opportunità di lottare fino alla fine”.  In Inghilterra ha vissuto da protagonista molti derby tra Arsenal e Tottenham: “Ho segnato al primo derby contro il Tottenham e abbiamo vinto 1-0. I derby sono partite speciali che sento molto”. Sul suo rendimento al Milan afferma che “I tifosi finora hanno visto le mie qualità, ma so che posso fare ancora di più, la cosa importante è stare bene fisicamente. Voglio segnare di più e aiutare la squadra”. Giroud, quando era all’Arsenal, è stato allenato da una leggenda come Arsène Wenger, alla domanda sulle differenze e le somiglianze con Pioli risponde che “Sono diversi caratterialmente. Wenger era un allenatore molto calmo e non si arrabbiava mai; Pioli ci mette tanta passione e temperamento per motivarci, darci la giusta determinazione e spingerci a giocare il nostro calcio migliore. Sono due personalità molto diverse ma mi piacciono molto entrambi”. Una sua vecchia dichiarazione – “nel calcio restano solo i numeri” – riporta alla memoria un altro straordinario attaccante del Milan, Pippo Inzaghi, che si ricorda di tutti i gol segnati: “Noi attaccanti siamo valutati sui gol, ma poi è importante aiutare la squadra, io non sono egoista e mi piace giocare per la squadra. Oggi è fondamentale per una squadra avere un attaccante che fa pressing, detta il passaggio e apre gli spazi, anche se poi alla fine la gente vede solo i numeri”.

L’intervista lascia poi spazio ai ricordi, come la vittoria del Mondiale nel 2018 con la Francia, Giroud racconta che “Quando ero piccolo, verso i 10 anni, parlavo con i miei amici e gli dicevo che un giorno avrei vinto il Mondiale. Il giorno prima della finale uno di questi amici mi ha ricordato quella frase e che avrei dovuto mantenere la promessa. È un sogno che sono riuscito a realizzare”. C’è spazio, infine, per alcune curiosità, come il corso di danza mentre frequentava l’Università di Scienze Motorie che “mi ha aiutato ad avere più flessibilità”.

 Sul soprannome che gli diedero i fratelli, “chaussette” (calzino), ricorda che “mi chiamavano così in riferimento al film Balla coi Lupi, dicevano che avevo gli occhi come un lupo”. Sul suo braccio è tatuata la frase “Dominus regit me, et nihil mihi deerit”: “È il versetto del Salmo 22 della Bibbia, volevo marcare sulla pelle la convinzione nella mia fede”. La chiusura è dedicata agli obiettivi professionali per il 2022: “Il mio primo obiettivo è di vincere lo scudetto con il Milan, nella mia testa adesso c’è solo il Milan, oltre naturalmente alla mia famiglia” ha concluso l’attaccante milanista nell’imperdibile intervista disponibile sui canali di StarCasinò Sport. lp/AGIMEG

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